Guardo il tuo corpo nudo e in punta di piedi, tremare e contercersi ad ogni colpo.
Ti sento ansimare, lamentarti, urlare, ma l’orgoglio ti da ancora la forza di resistere.
Trattieni il dolore come una questione di dignità ma ad un tratto ti lasci andare in un pianto liberatorio.
M fermo e ti guardo..
Il sudore della pelle ti fa brillare come una dea.
Quanta bellezza, quanta grazia nella resa.
La frusta ti ha scolpito, e ora
ogni striscia sul tuo corpo porta il mio nome.