L’accettazione della sofferenza diventa un interessante contemplazione della caducità delle cose. Non è forse dal superare un momento di sofferenza che nasce la gioia del piacere? In questi giorni ho letto il libro “La società senza dolore. Perchè abbiamo bandito la sofferenza dalle nostre vite” del filosofo, Byung-Chul Han. Parla proprio di come ora si stia perdendo il valore della sofferenza rinunciando addiritura a grandi piaceri per paura di affrontare il dolore. Scrivimi! Viaggio spesso