La servitù è parte della mia natura. Più facilmente riconoscerei me stesso senza testa piuttosto che senza questo bisogno profondo, questo desiderio dolce e struggente, questa voluttà oscura, questo brivido di paura e sensualità. Essere ai comandi della Donna che venero, sentirne il laccio da quando apro gli occhi a un nuovo giorno, pieno di forza per Lei, fino a quando li richiudo pensando a Lei, l’unica immagine che sappia darmi serenità: ecco ciò che io posso davvero chiamare sogno.