DEDICATO A TE

Certe pulsioni,certe fantasie ,animano la mente di un essere umano fin dalla
prima infanzia.Lo sanno bene anche i bambini che ben presto provano piaceredi legare o di essere legati.
Altra cosa e’ il bdsm nel significato piu’ alto del termine,ossia come
appartenenza della propria persona fino alla sfera piu’ intima.Slave si
nasce o si diventa?Slave informi si nasce,ma la formazione va fatta
attraverso un percorso interiore ,a volte tortuoso,a volte doloroso,comunque mai facile.
Anche la presa di coscienza del proprio essere slave passa attraverso fasi
difficili:dal rifiuto,alla ribellione,alla accettazione finale.
Accettazione spesso dolorosa,sempre liberatoria,consapevolezza di una schiavitu’ che assurge a liberta’ piu’ autentica.
Chi ha interessi di questo tipo,molte volte si serve di internet;spesso
pero’ internet non e’ un buon maestro.Ha il pregio della condivisione di
esperienze,di farti fare le tue confessioni,di non far piu’ vivere,a coloro
che lo fanno,il bdsm come senso di colpa,bensì come qualcosa che porti ad
elevare.
Puo’ pero’ capitare di imbatterti in persone sbagliate (cosa questa che
pero’ puo’ riferirsi a qualsiasi contesto),di farti fare passi e di
intraprendere percorsi sbagliati,di non capire quanto grande e quale
ricchezza possa darti l’appartenenza totale.Perche’ di arricchimento si
tratta,di estensione della propria personalita,di valicare i propri confini.
Quando sei arrivato tu a farmelo capire io ero cieca,sorda,piena di paure
e,soprattutto,non pronta ad accoglierti.Sei giunto in un momento in cui non
ero in grado di capire ne’ te,ne’ il vero bdsm ne’ le sue regole.Una cosa e’
certa:da quando sei arrivato tu ,io non sono stata piu’ la stessa.
Prima passavo la vita a fare i conti con le mie paure ma non a vivere.Tu eri
il richiamo a vivere,a non avere paura.Avendo conosciuto il dolore ,la mia
vita prima di allora,consisteva nell’evitare tutte le situazioni che
potessero portare a vivere altro dolore,senza capire,nonostante la massiccia dose di filosofia studiata, la dialettica del dolore,il suo superamento,il suo poter diventare gioia.Tu mi invitavi ad accettarlo,ad affrontarlo,a sfidarlo,a superarlo.
Non ero preparata a te,alla tua forte personalita’,e ,spaventata come se
fossi stato una minaccia,ti ho messo in fuga,lasciando la piu’ profonda
devastazione in me.Non capivo che,al cospetto di un master c’erano qualita’
che dovevo mostrare:innanzitutto la pazienza,il non fare richieste e
continue sollecitazioni, ma aspettare un tuo cenno.E’ finita che,seccato
dalle mie stupide pressioni,dai miei cambiamenti di umore,te ne sei andato
via deluso da me,ma sicuro per la tua strada,tanto solido tu quanto fragile
io.
Tutto cio’ che si potesse fare di sbagliato ,l’ho fatto.
Ora ho capito.Ho capito quanta forza ci voglia per appartenere a
qualcuno,quanta fermezza,quale solidita’.Se sei una slave non puoi avere
indecisioni,cambiamenti di rotta.Io invece ero l’instabilita’ in
persona,incapace di aspettare i tuoi ordini,incapace di obbedienza e
devozione.Obbedienza e devozione viste non come imposizione ,bensì come
libera scelta,come adesione totale ma libera a te,fiducia assoluta,abbandono incondizionato.Perche’ questa e’ il vero bdsm,di cui non avevo colto l’essenza,sorda e cieca come ero.L’ho capito adesso che ho fatto il mio percorso ,che mi sono bruciata col fuoco e bagnata con l’acqua.Ho fatto il mio percorso portandone i segni sulla pelle ed arrivando a capire che,senza un profondo senso di appartenenza,senza un donarsi smisurato e sublime,le pratiche bdsm diventano vuote,prive di senso.
Ma adesso,che sarei pronta ad esaudire un tuo desiderio con una sola
occhiata,adesso che tutto cio’ sarebbe la realizzazione di me stessa,adesso
che proverei somma gioia ad inginocchiarmi davanti a te leggendo nel
pensiero che e’ cio’ che vuoi,adesso che cercherei il tuo sguardo fra quello
di mille persone per la felicita’ di carpire un tuo desiderio,sento gelida
la tua indifferenza, il tuo senso di fastidio,se non il tuo disprezzo.E la
prospettiva ,non certo felice,di vivere nel rimpianto.

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