Fantasie Notturne

La strada si sdrotola davanti a me lentamente, ho molti km ancora da fare davanti a me.
La mente torna alla serata appena trascorsa, al piacevole calore che ancora pervade il mio fondoschiena grazie alle tue attenzioni. Ripenso ai nostri discorsi mentre giocavamo e alle fantasie che ultimamente si affacciano alla mia mente.
Mi immagino vestita con una semplice gonna e una candida camicetta, un abbigliamento molto casto eppure evocativo. Sotto pero’ stavolta ho indossato un intimo provocante.
Lo scopri quando mi alzi la gonna per sculacciarmi. Stai in silenzio un attimo e poi mi dici che sono proprio una monella che pensa di essere grande perche’ indossa abbigliamento da adulti, che merito una punizione per la mia monelleria.
Mi fai inginocchiare ai piedi del letto, il corpo appoggiato sopra, il sedere ben in vista.
Inizi a colpirmi con la mano, colpi leggeri ma con le tue mani si sentono in profondita’. Lentamente inizi ad aumentare la forza e la frequenza, forse troppo lentamente per i miei desideri. Sento il calore che si spande da dove colpisci per diventare un dolce piacere, l’eccitazione che cresce al crescere della forza.
Mi sposto leggermente per poterti offrire meglio il sedere, un silenzioso invito ai tuoi colpi piu’ forti.
Ridi dicendo che sono una monellaccia cattiva, di stare attenta che potrei pentirmene.
Mi giro abbastanza per poterti vedere e farti una linguaccia.
Mi punisci subito con un colpo piu’ secco che mi fa sobbalzare.
Mi fai togliere la camicetta e slacciare il reggiseno, lasciando libera anche la schiena.
Mi metti una morbida benda perche’ sai che la curiosita’ mi farebbe sbirciare cio’ che fai.
Ti sento armeggiare nella borsa, poi un piccolo grido di sorpresa mi sfugge quando sento il colpo del flogger sulla schiena.
Non fa veramente male e piu’ un calore che si irradia quasi come una carezza lungo le spalle. Riprendi a colpire alternando i colpi sulla schiena con quelli sul sedere. A volte dolci altre volte decisi.
Mi sento lentamente trasformare in un altro luogo e un altro tempo.
Non mi accorgo quasi che hai smesso, che mi stai solleticando la schiena, che accarezzi la fozzetta alla fine dove sai sono sensibilissima. Il mio corpo si inarca in offerta e arriva un colpo deciso sulle natiche.
Hai cambiato ancora giocattolo, non riesco a comprendere ora che cosa sia. Forse un cane o un frustino usato a mo di cane.
Mi dai dei leggeri colpetti nell’interno delle gambe per farme allargare, se non avessi tutto il busto appoggiato sul letto la posizione sarebbe quasi scomoda. Riprendi a colpire ma ora i colpi arrivano anche nell’interno delle cosce.
Sento risalire il calore ora misto a un languore, mi sfugge qualche mugolio ai tuoi colpi ma non di dolore.
Te ne accorgi e ridi… mi chiedi se devi smettere, che se lo desidero lo farai.
Mi sfugge uno “Stronzo” e mi punisci ridendo con un colpo. Stavolta e’ preciso sul mio sesso, il dolore improvviso mi toglie il fiato ma aumenta anche il languore.
Stringo tra le mani le lenzuola e mi offro ancora ai tuoi colpi.
Ora si alternano anche la. Ne sento gli effetti, sto perdendo il controllo.
Non mi rendo quasi conto che mi fai girare, ora sono sulla schiena. Il sedere a filo del bordo del letto, le gambe larghe. I capezzoli liberi induriti dal piacere.
Non amo le pinze ma sono cosi’ persa nelle mie sensazioni che quando le metti il dolore si trasforma subito in piacere.
Riprendi a colpire ora direttamente sul sesso e sull’interno coscie.
Non so quanto vai avanti, quando nello sfiorarmi il seno hai tolto le pinze.
So solo che l’eccitazione si e’ trasformata in un’onda, la sento crescere dentro. La sento arrivare all’apice, esplodere insieme all’ultimo colpo.
Mi abbracci e mi appallottolo contro di te mentre i tremiti del mio corpo iniziano lentamente a calmarsi.
Mi parli dolcemente e mi baci la fronte.
Mi sento cosi’ protetta e coccolata.

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