Feste SM – 2

Una occasione per stare insieme. Ovunque nel mondo si tenga una festa SM o una festa Fetish, è un momento di reale aggregazione.
Francis Dedobbeleer, un grande della scena SMfeticista belga e francese, scrive nel suo libello “Rendez vous Bizarre” a proposito di feste “l’importante è riunire persone che hanno i gusti in comune e di facilitare i contatti, eliminando tutti gli ostacoli che si incontrano nella vita comune”
L’ ULTIMO LUNEDI – la prima festa italiana in un locale, festa che continua a godere di ottima salute – è nato con lo slogan “chiacchiere, conoscenze e … poco più”, laddove quel “poco più” intende dire il gioco SM.
Dunque momento di aggregazione facilitato dal linguaggio comune di tutte le persone che sono lì e momento di confronto non teorico come invece può esserlo una qualsiasi iniziativa sul web od anche una cena o un aperitivo. Dunque tuffo nel reale.
Parliamone.
Parliamo di questo tuffo nel reale.
Una festa BDSM è un tuffo nel reale.
La domanda che tanti e tante si pongono e mi pongono è se sia obbligatorio giocare. Capisco molto bene che una coppia, una ragazza o anche un ragazzo, possa essere a disagio sapendo che quando sarà lì, avrà l’obbligo di fare qualcosa.
La mia risposta è molto semplice, ma non altrettanto la sua comprensione.
La risposta è che non sono gradite le persone che vengono alla festa SM dell’ ULTIMO LUNEDI o al Sadistique avendo già deciso a tavolino che non giocheranno.
Quale è la motivazione che spinge una persona che ha già deciso che non farà nulla, a venire alla festa?- questa è la domanda che mi pongo.
Una persona che viene, si siede e guarda e qualsiasi cosa succeda, anche la più intrigante per lui/lei , non lo smuove e resta fermo perché la decisione è di fare nulla, assomiglia molto ad un curioso/a
Ed i curiosi non sono graditi. Né può dire che viene solo per socializzare perché altri sono gli strumenti per raggiungere questo fine (forum, chat, aperitivi, cene ecc)
Qualcuno potrà dunque concludere che io ho detto che è obbligatorio giocare, ma sarebbe errore grave perché non l’ho detto.
Dico che si deve venire senza preclusioni e lasciarsi guidare dall’istinto e anche dalle circostanze di fatto.
Quante persone ho visto buttarsi letteralmente nel gioco appena compresi i meccanismi della serata anche se erano entrati con l’idea di non fare nulla: almeno nella prima serata. Ed invece ….
La cosa migliore è venire senza preclusioni e anche senza aspettative. Infatti avere troppi programmi nella testa e magari anche ambiziosi può essere un vero handicap perché può essere che non si trovino le persone giuste per interagire.
Senza preclusioni, senza troppi programmi e anche sapendo che ogni serata è diversa.
Ogni serata è diversa perchè cambiano le persone o almeno il loro mix e non c’è – ma di questo parleremo in seguito – una “regia” preconfezionata della festa con personaggi all’uopo convocati /e per animare la serata.
Da rammentare che lo slogan è sempre quello che ho detto prima”chiacchiere, conoscenze e … poco più” e dunque la festa ha come unici e veri protagonisti solo le persone che ci sono dentro.
La festa è loro in tutti i sensi.
A me o agli amici che con me collaborano “solo” curare il contesto. Ma anche di questo parleremo.

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