Pensieri liberi

Un altro anno.
Un altro giro.
Qualche ruga in piu’ attorno ai miei occhi.
Strano, mi volto indietro ed il 2006 mi sembra volato.
Non era appena ieri che iniziava?
Com’è che invece è già domani e siamo già qui?
Che ne è stato di questo soffio di vento?
E oggi, cos’è oggi?
Già, cos’è?
E Io?
Io…sono io.
Qui sono Dafne dai diversi significati.
Mi piace ancora leggere poesie, mi piace ascoltare canzoni.
Alcune canzoni sono poesie per me.
Mi piace canticchiare da sola o, ancora di piu’, in compagnia.
Ho ancora i miei fantasmi, sgraditi ospiti. A volte li sento arrivare, li sento dal cuore che cigola,
dai pensieri che iniziano a vorticare, dal mio sentirmi “chiusa dentro”.
Non sempre riesco a respingerli.
Altre volte arrivano all’improvviso, disturbanti, limitanti.
Cosa diceva la canzone che ascoltavo ieri?
Ah sì, ecco:
Ah sì, ecco:
” è difficile spiegare, è difficile parlare dei fantasmi di una mente..”
Sì, è difficile, e poi, perchè parlarne?
Ora so, e lo so sempre meglio, che come arrivano se ne vanno, devo solo saper aspettare.
Ho i miei sogni, che devono rimanere tali perchè la porta della realtà e quella del sogno sono porte distinte, i sogni aiutano a vivere e mai rinuncerei.
E poi ho fantasie, piu’ o meno ardite, piu’ o meno “sconce”.
Irrealizzabili, inenarrabili, ma anche da raccontare – perchè no?-
E magari qualcuna che si potrà realizzare.
E ho ancora voglia di dolore, (chissà perchè ogni tanto penso che magari mi passa), e di segni sulla mia pelle.
Sì.
Dolore e segni sulla mia pelle.
La frusta.
Il mio corpo che si contorce.
Il respiro che si blocca.
La mia bocca che geme e conta i colpi.
Il rumore dell’impatto della frusta.
Il dolore di nuovo.
Il mio “Basta ti prego”.
E la pelle che brucia, la carne che fa male.
Ti fermi, mi consoli.
E ricominci.
Altri colpi, altro dolore
altri segni sulla pelle.
E poi ancora.
Per te,
per il tuo piacere, per il mio.
Ancora dolore, ancora segni.
Portami ancora piu’ in là,
legami, imbavagliami, torturami, costringimi, umiliami quanto vuoi, come vuoi.
E poi consolami.
E poi ricomincia,
altri colpi, altro dolore, altri segni
fammi quasi perdere in questo mare di sensazioni, non avere “paura” di farmi piu’male.
Io lo desidero questo piu’ male, ma ci devo arrivare portata per mano.
Sì…sarà un buon anno il 2007
Dafne

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