Quando il facesitting è solo una sedia

Voi sapete che il facesitting è una mia grande passione e allora ritorno su questo argomento con altre osservazioni oltre quelle che già avevo fatto. Per me il facesitting è una delle massime espressioni del Femdom e diciamo che in questo modo e in questa posizione la donna ha la possibilità di esercitare tutto il suo potere sull’uomo; non vedo altra pratica cosi intensa come il facesitting dove l’uomo sente su di sé tutto il peso della donna ma non come nel trampling ma attraverso un contatto tra il sesso della padrona e il suo viso sul quale si scarica tutto il peso della padrona. Inoltre lui non può parlare in alcun modo perchè ha la bocca tappata e se poi la padrona indossa anche qualche indumento è ancora meglio perchè così lo schiavo sente che ci sarà sempre qualcosa che gli impedirà di arrivare al sesso della sua padrona.
Se poi la padrona non lo degna neppure di una minima attenzione è ancora meglio e allora diciamo che l’uomo è proprio un oggetto e precisamente una sedia o uno sgabello sulla quale la padrona si siede e di dedica a fare ciò che le interessa.
Suonare il piano, truccarsi, fare colazione, leggere un libro, una rivista, usare il pc, bersi il suo aperitivo e altro che lei abbia voglia di fare senza preoccuparsi della sua sedia.
Chi mai si preoccupa della sedia su cui sta? E’ un semplice oggetto che in quel momento serve e quando la padrona ha finito di fare ciò che stava facendo si alza e se ne va lasciando la sedia vuota; in questo caso lasciando lo schiavo abbandonato a se stesso che è una sensazione tremenda che nessuno di noi vorrebbe mai sentire su di sé.

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