Seminario Bondage (sospensioni) di Red Lily al Nautilus

Clara Blanche si è cimentata nel difficilissimo compito di raccontare una giornata. Io non ci sono mai riuscito perchè inevitabilmente la forma scade nel “siamo stati tutti bene e abbiamo vissuto felici e contenti, speriamo di rivederci”.
Eppure pubblico qui sul blog.
Primo perchè Clara Blanche non fa parte dell’organizzazione ma è una semplice partecipante non in dovere di parlare solo bene.
Secondo perchè il suo narrare può essere utile a chi – interessato in qualche modo al bondage – vuol capire cosa realmente sta facendo questa piccola realtà nata dal nulla che è il Club “Kitan Club”.
E terzo, ma non ultimo, perchè leggendo cosa Clara ha qui scritto si percepisce bene come viene gestito un seminario di bondage da parte del Club “Kitan Club”. Fattore questo abbastanza importante perchè la scena oggi offre numerose possibilità di corsi ed è giusto che uno che si iscrive sappia qualcosa in più rispetto quello che tutti scrivono su una locandina con programma corso. Poi ognuno sceglie in funzione delle sue esigenze.
Ma la trasparenza è doverosa.

Fulvio

PS   nel momento in cui sto pubblicando questo articolo vedo che è uscito il pezzo scritto da Olga Mascolo, giornalista del “Giornale OFF”. Sullo sfondo di questa intervista il nostro Nautilus e il seminario di bondage organizzato dal CKC. Qui il link
http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2015/04/02/red-lily-le-appende-cosi/

Clara Blanche scrive:

Domenica 15 Marzo 21015 la giornata inizia presto: bisogna caricare sulla macchina di Nathan la struttura in tubi innocenti verniciati a nero scintillante che ci serve per realizzare il terzo punto di sospensione, poi di corsa al “Nautilus” per aprire il seminario di sospensioni organizzato dal CKC e tenuto da Red Lily.
Da subito Blue Deep si mostra coordinatore severo e inflessibile, di quelli che ti misurano i tempi con il cronometro; così – scaricata la struttura e affidata ai nerboruti maschietti del CKC – vado di corsa in Stazione Centrale ad accogliere Beatrice (Red Lily) e Magena Yama che per questo seminario le farà da modella. Rapidi saluti e poi via, verso una giornata intensa che ci terrà impegnate
dalle 10:00 alle 19:00.
Un evento al quale hanno partecipato otto coppie, tutte già “diplomate” ai precedenti seminari del CKC – base, intermedio e avanzato – arrivando alle semi-sospensioni e ora pronte e agguerrite per “laurearsi” con Red Lily imparando come far volare tra le corde, in sicurezza e con empatia reciproca.
Tra le coppie, sei legatori, una legatrice e un’altra nella doppia veste di legatrice e bottom. Un conto totale, compresa la sottoscritta, di tredici donne contro nove uomini. Una netta preponderanza del gentil sesso in assoluto e considerando chi tra le donne lega oltre che essere legata arriviamo a cinque rigger del gentil sesso rispetto sette del genere maschile. Come dire che le corde, anche quando si tratta di sospensioni, non sono davvero cose per “soli uomini”.
Ma passiamo al diario della giornata. Alle 9:30 tutti i partecipanti erano già arrivati e ansiosi di cominciare.
I due punti di sospensione tradizionali, il trapezio e la barra, più la struttura in tubi innocenti appositamente allestita, sono a disposizione e tre strutture sono state appena sufficienti per far collimare i contenuti del seminario con le prove e la parte pratica dell’insegnamento.
Ma prima di tutto il briefing di sicurezza, tenuto come sempre da Ylenia, preparata e professionale. Mezz’ora d’informazione durante la quale vengono trattati anche aspetti specifici sulla sicurezza nelle sospensioni.
Poi il solito pippone introduttivo di Blue Deep che ci presenta (come se già non ci avesse fatto catechismo nel mese precedente) Red Lily e Magena Yama.
Ma chi sono costoro? Da dove vengono? Perché sono state chiamate a Milano, al Nautilus, nello spazio del CKC?

Red Lily è una rigger esperta, performer di livello internazionale, Domina e organizzatrice di eventi. Da anni gira l’Europa in lungo e in largo per insegnare, imparare e mostrare la propria arte a un pubblico di appassionati di bondage e interessati alla sua arte. Co-Autrice del manuale “Bondage La via italiana all’arte di legare” – Castelvecchi ha studiato prima in Italia e poi all’estero con grandi nomi del bondage internazionale. Quello che più ha “giocato” a favore di Red Lily è la sua parola d’ordine: empatia. Empatia tra le corde, empatia nel comunicare e nell’insegnare, correggere e migliorare, gli altri e se stessa. Poi, una donna che ha iniziato come “modella” e ora sospende, indossando scarpine tacco 12, omaccioni grandi e grossi, volete mettere? Non poco e non da tutti.
Ecco perché il CKC adora Red Lily al di là della sua professionalità e della sua competenza, io che già l’avevo conosciuta come organizzatrice di eventi e performer l’ho incontrata con piacere come insegnante e ancora una volta le poche frasi di Blue Deep hanno centrato l’essenza di Red Lily: empatia, rigore tecnico, abilità stilistica, comunicazione e dialogo. Serve altro per renderla speciale? E poi è anche bella, che volete di più?
Alcune parole di presentazione anche per Magena Yama, nota almeno quanto Red Lily per essere “la ragazza sul fiume” in una foto cult di Hikari Kesho. Magena Yama è una modella di nudo e fotografia glamour molto famosa in tutta Europa, fin da giovanissima ha prestato il proprio corpo a porformer e fotografi fetish e bondage diventando una bottom esperta e molto emotiva. Ha lavorato, oltre che con Hikari Kesho, con altri e notissimi rigger della scena italiana e internazionale.

Da qui in poi, finite le presentazioni di rito, la parola passa a Red Lily e Magena Yama.
E’ difficile fare un sunto, in poche righe, delle numerose esperienze vissute da chi pratica bondage nel ruolo di bottom, modell* o sottomess* o bunny o quel che vi pare; la percezione di ciascun* è, ovviamente e indiscutibilmente, unica; ma non dimentichiamo che questa è un traguardo a cui si giunge anche attraverso aspetti e accorgimenti di ordine pratico che fondamentalmente entrano in gioco con caratteristiche comuni a ciascun*.
Red Lily non si è certo risparmiata nel trasmetterci la sua esperienza con la grande passione, simpatia e professionalità che le sono proprie e che ben conosce chi ha avuto modo di ascoltarla: ancora se ne parla, se ne scrive e la si ringrazia; e come ogni volta, dopo un seminario ben riuscito – e questo lo è stato alla grande – soprattutto si fa pratica.
Anche Magena Yama ha voluto e potuto partecipare attivamente, sollecitata da una marea di domande, ed è davvero interessante ascoltare la testimonianza di una modella professionista che si rivolge a coloro che decidono di farsi legare. La partecipazione di Magena Yama non si è limitata al solo presenziare tra le corde. Magena ha fatto di più, ha parlato della propria esperienza come bottom e come modella, ha dato consigli, rassicurazioni, suggerimenti. Ha ribadito e confermato, nel ruolo di chi ha esperienza nello stare tra le corde, quanto più e più volte si ripete sulla fiducia reciproca tra rigger e bottom, sulla sicurezza, sull’importanza di informare, dare feedback, chi lega durante l’intera sessione di bondage, e innanzitutto di informarla/o di eventuali malesseri momentanei o di situazioni fisiche importanti, pregressi traumi fisici e anche psicologici, problemi di varia e variegata natura. Insieme a Red Lily, ha dato consigli su come rilassarsi, su come modificare il respiro durante la legatura e, a legatura ultimata, come gestire attivamente il proprio benessere da bottom.

La sua è stata una testimonianza importante e particolare, dato il suo ruolo. Non abbiamo condiviso solo tecniche e suggerimenti destinati a chi esegue una legatura ma, grazie a Magena, anche tecniche e consigli destinati a coloro che, alla legatura, si sottopongono.
Abbiamo condiviso un’esperienza straordinaria, vissuta con grande partecipazione, affiatamento e simpatia da parte di tutti. Per me da modella e aspirante rigger un momento di grande crescita nel divertimento e nell’armonia.
Ancora grazie a Red Lily e Magena che ci hanno affascinate, grazie all’organizzazione del Club “Kitan Club” che ha fortemente voluto iniziare le sue collaborazioni con rigger professionisti partendo proprio da Red Lily e Magena per ribadire che in bondage non ha (come tutto il S/M) connotazioni sessiste, è empatia ed è declinabile al femminile come al maschile, come tutto il S/M, perché non c’è nella danza delle corde, come in quella delle fruste, alcuna prevaricazione ma continua, forte e indissolubile fiducia, collaborazione, dialogo.

Un ultimo grazie all’organizzazione del Nautilus, sempre più centrale nella scena milanese e italiana per la sua partecipazione ad iniziative ed eventi che, giorno dopo giorno, senza che noi ci accorgiamo, fanno “storia” e “cultura”, senza mai dimenticare che, soprattutto, il bondage, il S/M, il BDSM è divertimento: sano, sicuro e consensuale divertimento.
Un bacio dalla vostra Clara Blanche.

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