Una pioggia dorata insolita

Anni  fa stavo tornando dalla Versilia con un’amica a notte inoltrata e verso Civitavecchia ci siamo fermati a un autogrill per una sosta pipì; ero troppo stanco dopo una giornata di sole intenso per pensare a qualche situazione più trasgressiva che non andare a farla in un autogrill. Ma la fortuna mi è stata amica, però anche un pochino di intraprendenza c’è voluta. Mentre ci avviamo ai locali si sente un gran vociare e sono un paio di zingare che parlano concitate all’ingresso delle toilette delle donne. La mia amica si blocca e dice che non entra e non le do torto; allora guardo meglio in quella degli uomini e è tutta tranquilla e allora le dico di venire in quella e che non c’è nessuno a quell’ora. Erano infatti le due della notte passate.
Ma una volta entrata mi viene l’idea che sarebbe bellissimo vederla che piscia in piedi nell’orinatoio attaccato al muro e le dico che non la lascio entrare in un gabinetto chiuso, le dico che è pericoloso e che ci possono essere buchi dai quali la spiano e quindi deve farla vicino a me stando in piedi. Lei dice che sono matto e che non può farla in quel modo e che si bagnerebbe tutte le gambe e che si vergogna e che ha paura che qualcuno entri e veda questa scena.
Io insisto anche se so che la possibilità che qualcuno entri c’è anche se siamo di note. L’idea di vederla in quel gesto mi sta troppo eccitando per lasciarmi dubbioso e le dico che o la fa così o niente. Alla fine si decide ma a condizione che io mi metta sulla porta in modo da dare un colpo di tosse se arriva qualcuno. Io accetto e mi metto in una posizione dove posso anche vederla bene. Lei si sfila le mutandine e me le da e poi va vicino all’orinatoio tirando su la gonna e inarcandosi all’indietro.  Io le raccomando di tirare in su con le dita la vulva per liberare il foro dell’uretra  e orientarlo verso l’alto perché solo in quel modo una donna può fare la pipi come un uomo.
Passa un minuto e poi un altro mentre mi beo di quella visione di una donna intenta a fare la pipi in piedi in una toilette per uomini, però lei non riesce a farla e alla fine le dico di smettere ma non le consento di andare in un gabinetto chiuso ma la farà vicino alla macchina.
Protestando lei si infila in macchina e io mi sposto di qualche decina di metri verso la fine del piazzale, accosto sulla destra e lei può scendere e mettersi tra la macchina e la siepe. So che non riuscirebbe a farla in piedi e le dico che può accovacciarsi ma poi quando la pipi esce si deve tirare su un piedi e finirla stando in piedi. Devo dire che è stata una fermata di autogrill magnifica grazie alle zingare caciarone.

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