Facesitting

Il facesitting è una pratica SM o vanilla?
Questa è una domanda che spesso mi sento fare. E nello stesso tempo è spesso una critica alla pratica del facesitting.. Alcune Padrone lo vedono infatti come un entrare in compromesso sessuale con lo schiavo che invece dovrebbe essere solo punito, umiliato, dominato, ma senza mai concedergli qualcosa che possa essere o assomigliare ad un gioco di sesso.
Ma altre Padrone adorano il facesitting e non ci vedono nulla di male.
Oggi approfitto di quanto mi ha scritto sulla mia posta personale barrymoresm@yahoo.it una padroncina tutta pepe almeno da quanto racconta. Lascio a lei lo spazio e se vedo che l’argomento interessa mi riservo di tornarci sopra con una serie di foto.
Oggi infatti ne metto una sola e voglio invece rendere omaggio a Namio Harukawa, il più grande, in assoluto, cantore del facesitting.
Dai suoi disegni si sprigiona una sensualità cui è difficile resistere.
Molti di voi avranno di già visto in giro i suoi disegni, ma rivederli non fa male. E per molti, forse, è un colmare una lacuna.
Dunque L.L. (Lady Luisa) scrive:
mi è venuto spontaneo sedermi sopra il suo viso. Quel giorno l’ho fatto in modo diverso. Mi sentivo diversa. Come prima cosa ero vestita ed avevo su i jeans addirittura. Quante volte mi ero fatta leccare la figa stando io sopra. Adoro sempre stare sopra e se scopo non sto mai sotto. Ma stavolta mettermi sopra il suo viso stando vestita non era per farmi leccare la figa. Volevo stargli sopra e fargli sentire il mio peso sul suo viso.
Anche fargli capire che dietro i jeans c’era quello che lui voleva leccare, ma che io non gli davo. Ho avuto una bella sensazione di potere nelle mie mani.
Lui era sul letto dove l’avevo mandato a stendersi con uno spintone. Eravamo appena arrivati a casa ed avevo voglia di fare. Sai quando ti senti con il desiderio che va e viene in continuazione. Piccole fitte di piacere al basso ventre. Le cosce che si stringono e tu lavori con i muscoli per aumentare questo piacere.
Via le scarpe ed io sopra il letto accucciata sopra il suo viso. Ero girata verso il suo viso, ma non volevo che mi guardasse. Gli ho messo un cuscino sotto la testa e l’ho bendato come potevo con la mia camicia da notte. L’ho preso per i capelli tirandolo a me. Non mi bastava il mio peso su di lui. Per non soffocarlo mi sono tirata su spesso.
Poi in piedi sul letto mi sono tolta i jeans, rimettendomi sopra come ero prima. Ora poteva sentire il mio profumo. Il mio odore. Eravamo stati fuori molte ore. In un bar avevo fatto la pipi. Ora non poteva non sentire il mio odore.
Fitte di piacere più intenso. Senso di potere su di lui. Ma anche il suo naso che preme. Mi sono sistemata meglio.
Lui sotto ed io sopra! Stupendo!
Io comando il mio piacere. Volevo che fosse leggero e continuo.
Mi sono girata voltandogli le spalle. Stando girata il suo viso dava altre sensazioni, meno intense. Forse se non avessi avuto le mutandine (di cotone bianco leggero) avrei sentito la sua bocca toccare il mio ano.
Mi sono chinata per slacciare cintura dei pantaloni e metterlo nudo. Il suo cazzo era in tensione e volevo godere della sua eccitazione. Sfilo pantaloni e slip a metà coscia e il suo cazzo mostra quanto lo ecciti quello che faccio.
Però non mi interessava che lui godesse. Anzi, il piacere doveva essere solo mio. Mi sono rigirata sfilando le mutandine e posizionandomi bene sul suo viso, il naso che premeva sulla parte alta della figa, la lingua all’apertura della vagina. Ma ho cambiato di continuo per sentire sensazioni diverse. Anche mettendomi con le ginocchia tutte piegate e il culo aperto sulla bocca. La lingua faceva il suo dovere anche lì.
Posizioni diverse fino a trovare quella giusta per godere. A lungo. Senza pensare a lui. Anzi solo a me. Poi mi ha supplicato di farlo venire ma gli ho detto di no. Mi ha fatto pena ma era quello che volevo in quel momento
Poi ho scoperto che quello era il facesitting. Me lo ha detto lui, facendomi vedere siti dedicati al facesitting. Ma io l’avevo inventato da sola e senza copiare. Che bella soddisfazione.
Ora sono ancora più brava e lui si eccita ancora di più, ma poverino può godere solo quando mi va.

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