LECCA LA MANO

La frusta mi aspetta dopo.
So che mi frusterai.
Lo desidero, lo temo, ma lo desidero moltissimo.
Ma ora sono in ginocchio di fronte a te, accarezzo il tuo membro, me lo infili in bocca e mi tieni la testa.
So cosa devo fare.
Quasi all’improvviso mi blocchi, mi ordini di seguirti.
Ti seguo.
Mi ordini di prenderlo in mano e lavarlo.
Lo guardo e lo adoro con gli occhi, è bellissimo.
Eseguo.
L’acqua è fredda, e mi domando come fai a mantenere l’erezione con quest’acqua che mi gela le mani.
Ma che mi viene in mente?
Lo lavo delicatamente, ma in realtà vorrei leccarlo ancora.
Lo vorrei avere in bocca, è lì che deve stare.
O meglio, è la mia bocca che è fatta per questo, per adorarLo.
Ora il tuo cazzo è nella mia mano.
Sento delle gocce calde, è pipì.
La tua pipì.
Poi un getto, sempre sulla mia mano.
Guardo, sono emozionatissima.
Confusa.
Mi stai pisciando sulla mano!
E’ bello il calore dopo l’acqua gelida.
Il getto si interrompe.
” LECCA LA MANO”.
Il cuore in gola, salta un battito.
Non riesco a guardarti.
Poi rallenta, poi va a 150, poi farfalle nello stomaco.
Un brivido di eccitazione, uno di paura, uno di desiderio.
Il tutto in una frazione di secondo.
Porto la mano alla bocca, è completamente bagnata della tua pipì, alcune gocce cadono.
Lecco la mano, esitante.
Sto leccando la tua piscia.
– Sono la tua schiava, fammi quello che vuoi- penso.
Gusto pungente, forse amaro, non so.
Non riesco a concentrarmi sul gusto, ho troppe emozioni che si sovrappongono.
Vorrei sentire di nuovo la tua voce, ordinante, sprezzante.
Vorrei che mi facessi male, sentire del dolore.
Dolore e umiliazione.
” METTI QUI LA MANO”
Di nuovo prendo il tuo cazzo, lo appoggio sulla mano.
Di nuovo riprende il getto, ancora mi pisci sopra, sul palmo, sulle dita.
– Evidentemente piscia a comando-, mi viene in mente.
Ancora assaporo la sensazione del caldo sulla mano, guardo il liquido che va nel palmo, ,racchiudo un pò la mano, come a raccoglierlo.
E’ bello vedere la tua piscia che cola sulla mia pelle.
Sono tesa e desiderosa, aspetto un tuo comando.
“LECCA LA MANO!”
Ecco, arrivato l’ordine che aspettavo.
Che temevo.
Che desideravo.
Porto la mano alla bocca, e lecco.
Lecco la tua piscia sulla mia pelle.
Non mi piace, mi sembra ancora piu’ amaro il gusto, ma lecco adorante.
Adoro la tua piscia.
Adoro il tuo cazzo.
Fammi quello che vuoi.
E di nuovo “METTI QUI LA MANO”.
Subito obbedisco,.
Il getto è piu’ forte e lungo, la mano ben impregnata, calda.
“LECCA!”
Esito un attimo, non so perchè-
” LECCA LA MANO”
Sì, lecco.
Lecco la tua piscia, ora si sente meglio il sapore forte.
Lecco bene, cercando di raccogliere invisibili gocce.
Lecco, consapevole di quello che sto facendo.
Sono arrivata anche qui.
Superato un limite.
Grazie Signore.
Grazie Padrone.
Fammi quel che vuoi.
Come vuoi.
Dafne

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