Prostituzione 2 – Forti con i deboli e deboli con i forti

Le proposte di cui Amato si fa paladino sono di rendere illegale la prostituzione di strada e quindi perseguire i clienti, cosi come avviene in Svezia.
I 2 attuali commenti al mio precedente intervento del giorno 2 giugno, dicono che è giusto perseguire i clienti che sono essere spregevoli in quanto non possono non sapere le condizioni nelle quali si trovano molte donne costrette sulla strada con la violenza. Vero.
Ma perché fare di ogni erba un fascio ed un cliente che va con una prostituta “normale” deve essere perseguito? Compera dei favori sessuali di una donna che liberamente e senza costrizione li mette in vendita.
E’anche giusto dire che un cliente che va con una prostituta chiaramente minorenne è un disgraziato il quale meriterebbe un trattamento … non consensuale.
Ma caschi il mondo se lo metto sullo stesso piano di chi riempie di botte quella poverina che alla fine del suo turno sul marciapiede non porta i soldi che l’organizzazione si aspetta.
Ci sono piani diversi di responsabilità.
La domanda che mi pongo è quale reale obiettivo ci si pone con questa ipotesi di futura legge.
Si dice che è quello di togliere lo sconcio su certe strade e redimere le povere ragazze sfruttate. Tolti i clienti, le prostitute non ricevendo soldi farebbero morire le organizzazioni e quindi le ragazze sarebbero libere.
Io temo che dire queste cose sia solo ridicolo se ci si mette un attimo a riflettere.
Malafede? Ingenuità? Demagogia pura?
Forse un misto di tutte e tre!!
Un dato di fatto oggettivo e noto è che i confini tra prostituzione in strada e in casa sono labili e flessibili. Le organizzazioni criminali hanno donne sulla strada e moltitudine di appartamenti dove altre esercitano la professione sempre sotto il controllo delle organizzazioni.
Una volta resa illegale la prostituzione in strada tutto si concentrerà in casa. Come oggi i cinesi comprano appartamenti e negozi al doppio del prezzo di mercato laddove vogliono creare il loro quartiere, così la malavita internazionale che gestisce questi traffici può avere a suon di euro, tutti gli appartamenti che vuole e dove vuole.
Un fenomeno alla luce del sole diventerà molto meno identificabile e la fatica delle Autorità di polizia molto più arduo. Una minorenne in strada è visibile. In un appartamento fa a tempo a diventare maggiorenne e forse nonna.
E allora che si fa?
O si fa finta che tutto vada bene perché il Ministro non trova più sulla Salaria quello spettacolo di donnine seminude oppure il passo successivo è quello di rendere TUTTA la prostituzione illegale.
Come in Svezia.
Bene parliamo di Svezia. Ma raccontiamo le cose come stanno. Obiettivo della legge svedese è di redimere le prostitute. E’ ben logico che queste donne (stiamo parlando di quelle “importate” dall’est o dall’Africa o dal sudamerica), una volta affrancate da quel lavoro, devono pur inserissi nella società. Lo Stato svedese se ne fa carico. Seriamente.
C’è qualcuno che può pensare che lo Stato Italiano – con i 1000 et uno problemi sociali irrisolti – si possa fare carico di un simile problema che oltretutto è numericamente e percentualmente molto più grosso di quello svedese???
C’è un Amato qualsiasi in uno schieramento qualsiasi che possa dire che lo Stato Italiano provvederà??? Sì, lo può anche dire, ma non lo può fare.
Allora che rimane di una legge di questa natura?
Solo la voglia di moralizzare l’Italia, di mettersi sul petto la medaglietta di salvatore della pubblica moralità, di punire anche chi esercita un suo diritto.
Se io, uomo, voglio dare dei soldi ad una donna maggiorenne e libera affinchè faccia del sesso con me, lo devo poter fare.
Se io, donna, in perfetta libertà e consapevolezza, voglio prendere dei soldi da un uomo per fare sesso con lui, devo poterlo fare.
Prima di me e molto più autorevolmente …delle donne !! … in Francia … hanno preso una precisa posizione. Sono esponenti della cultura e dell’arte come Catherine Robbe Grillet o Marcella Jacub, che hanno messo l’accento sul fatto che una donna, perché tale, non deve essere messa in una condizione di essere inferiore che non può decidere che fare della sua vita.
Marcella Jacub su le “Monde” in una specie di manifesto delle neo-femministe, liberali e libertarie intitolato “Nè colpevoli nè sottomesse: libere di prostituirsi” evidenzia che al di là del fenomeno mafioso, che si richiede urgentemente di combattere, si sta operando una pericolosa confusione tra la prostituzione forzata e quella che si esercita in libertà, a danno delle prostitute stesse. Con incisività scrive: “Le femministe hanno lottato perché il NO delle donne fosse interpretato come un no. Ora attaccano la nostra capacità altrettanto importante di dire di SI” .
Quindi:
– Tenere le donne sotto perenne curatela da parte degli uomini limitando le loro libertà
– Moralizzare l’Italia (operazione già ampiamente in corso) ed assumersi il merito
– Nascondere il problema.
– Trovare un capro espiatorio debole ed indifeso (il cliente) da punire in ogni caso, anche se va con donna maggiorenne, italiana, libera, consapevole.
– Non toccare le organizzazioni criminali (la parte forte) che da un clima di proibizionismo hanno sempre guadagnato in qualsiasi Paese e per qualsiasi vicenda.
Ecco gli obiettivi. Chi li vuole condividere è padrone di condividere ma almeno sappia e rifletta su quali essi sono realmente al di là degli slogan che mettono insieme la donna libera che lo fa per soldi (pensiamo per un momento al vasto fenomeno delle escort e delle accompagnatrici) , alla minorenne moldava, alla “schiava” nigeriana, alla droga, alla pedofilia.
Fatto un bel miscuglio di tutto si può dire di tutto. Di solito così avviene.
E nel frattempo che si discute su falsi problemi le organizzazioni crescono e diventano sempre più potenti.
Forti con i deboli e deboli con i forti

Tags: No tags

One Response