RACCONTI – I Racconti di Eli, parte prima

Ciao a tutti, sono Elisabetta slave da 3 anni, alcuni di voi mi conoscono, con qualcuno ci siamo reciprocamente divertiti, grazie agli annunci che ho pubblicato sul sito. Ora sempre sotto imposizione del mio master, devo scrivere la mia storia, i miei anni da slave per mettermi ancora una volta alla mercè di tutti voi. Vi scriverò dagli inizi fino alle esperienze più estreme alle quali sono stata sottoposta. Buona lettura.
Tutto è cominciato circa 3 anni fa il giorno del mio 22° compleanno, il mio ragazzo di allora aveva un conoscente che gli raccontava di esperienze che faceva con la sua slave, questi racconti lo eccitavano molto e nonostante noi avessimo fatto solo alcune esperienze di esibizione molto soft, mi chiese se avessi voluto provare, mettermi a disposizione del
racconti-sadomasosuo amico per una sessione e lui avrebbe fatto da spettatore. Accettai, molto curiosa, ma anche molto timorosa e con il sottinteso accordo che si sarebbe dovuto fermare in qualunque momento su mia richiesta.
Accettarono entrambi, lui, il master, aveva una slave da tanti anni, molto esperti entrambi, il giorno deciso (il mio compleanno) c’ era anche lei, un po’ per spiegarmi alcune cose, un po’ anche per tranquillizzarmi, in effetti ero molto agitata/preoccupata, non mi ero mai spinta oltre ad essere portata in giro vestita da zoccolina a mostrare mutandine, o senza, in micro dress o un po’ di seno con delle trasparenze. Avevo guardato un po’ di siti e mi ero preoccupata …. Era la prima volta che entravo in un dungeon.
Il mio ragazzo si sedette su un divanetto in pelle nera a 2 posti, mi aveva portata a casa del master con un vestito rosso di cotone aderente, corto a coprire appena le chiappe, e con coppe a sostenere il seno un po’ sopra misura (ho solo una seconda) in modo che praticamente il seno mi rimaneva quasi a vista e comprato appositamente per l’ occasione, perizoma di cotonino elastico bianco e stivaletto con tacco 8 a spillo.
Accanto a lui dopo avermi un po’ parlato si sedette lei, la slave del master, io me ne stavo in piedi a fianco di alcuni tavoli, assi, dei quali non capivo la funzione…, la capii poi… Lui arrivò, era un persona normalissima, chissà cosa mi aspettavo, mi spiegò che avremmo fatto cose leggerissime ma che l’ avrebbe potuto fermare in qualunque momento solo il mio ragazzo, io non avevo voce in capitolo, per cui se non mi andavano bene i termini me ne sarei dovuta andare immediatamente, cosa che mi passò per la testa, ma lo sguardo del mio ragazzo mi fece desistere e rimasi.
Per prima cosa mi imbavaglia la bocca e mi benda gli occhi, poi sempre con molta calma e spostandomi lentamente mi lega prima un polso attaccandolo al muro in alto e lateralmente alla massima estensione del mio braccio, poi anche l’ altro dalla parte opposta. Così in estensione sentivo il mio seno già fuori dalle coppe, poco dopo con qualcosa di freddo e metallico inizia a stuzzicarmelo, facendomi indurire immediatamente i capezzoli. Mi lascia così per circa 5 minuti senza farmi più niente, lasciandomi al buio della mia benda, nel silenzio più profondo, non sapevo cosa poteva succedermi, avevo dei brividi di eccitazione. Ero già eccitata, mi sentivo bagnata, non sapevo se se n era accorto, non avevo idea se il vestito si fosse già accorciato a scoprire il perizoma, anche se lo supponevo, e sentendomi bagnata, probabilmente avevo già macchiato il peri.
All’ improvviso mi afferra una caviglia e sento che mi mette qualcosa tipo anello metallico poi si ripete con l’ altra, mi divarica le gambe al massimo, ed a quel punto avevo la certezza di avere il perizoma bagnato in piena vista. Lo sento slambiccare con gli anelli che mi aveva appena messo alle caviglie, capisco che mi sta attaccando una barra per tenere distanziate e divaricate le gambe, mi lascia ancora una volta un po’ di tempo così. Ma sento comunque che stanno parlando, chiede al mio ragazzo se si sta divertendo, e lui gli risponde di si e anche gli dice di andare oltre.
Quando torna inizia a toccarmi il clitoride, i capezzoli, mi stringe i seni, mi afferra le chiappe e le stringe, non riuscendo a sfilarmi il perizoma, me lo taglia ed inizia a strusciarmelo in mezzo alla vagina, sono completamente bagnata, mi gira la testa, continuo ad avere brividi e scariche di adrenalina. Invece di togliermi il vestito me lo taglia ai fianchi creandomi due spacchi laterali e lo avvolge alle coppe, sono nuda davanti ad uno sconosciuto ed eccitata come non mai. Dopo una breve attesa sento le gambe sollevarsi, mi aveva agganciato la barra al soffitto e me le stava sollevando, così, in massima divaricazione, mi sentivo aperta e indifesa, ogni tanto mi veniva un po’ di paura, un po di vergogna, ma passava subito. Sotto al mio sedere infila una panca molto stretta, imbottita che avevo visto prima di essere bendata e capisco che quell’appoggio sotto il sedere è indispensabile se non voglio avere i polsi massacrati per il peso del mio corpo.
Ora con le braccia legate al muro e le gambe divaricate e sollevate mi sentivo veramente a disagio, ma non mi lascia il tempo e inizia a sfiorarmi con qualcosa (non saprò mai cosa) prima i capezzoli, poi il clitoride e la vagina, spingendo facendolo entrare leggermente, poi sento qualcosa di tessuto venire spinto dentro di me, mi ha appena infilato il perizoma tagliato dentro la vagina e me lo lascerà li fino a che non tornerò a casa.
All’ improvviso sento un dolore lancinante alle chiappe verso le cosce, capisco che mi aveva dato un primo colpo di frustino, ne seguirono altri 4, tanto tanto male!
Mi masturba per una ventina di minuti con oggetti che sento sempre più grossi, ma smette non appena vede che faticano ad entrare, non perché non fossi bagnata, anzi…., ma perché allora non ero molto aperta.
Lo sento dire che per adesso bastava così, non so se ero sollevata o rattristata perché era durata a mio avviso poco, alla fine ho scoperto di essere stata in sessione più di 2 ore e come prima volta mi disse che non era male, anche se era stato molto leggero.
Non era comunque finita la mia giornata e festa di compleanno, disse che bisognava comunque festeggiare al ristorante, ovviamente come diceva lui.
Il mio vestito era inutilizzabile e il mio ragazzo aveva portato con sé uno di riserva, anche quello cortissimo. Ero comunque senza perizoma, anzi lo avevo, ma inserito integralmente in vagina, in pratica mi presentavo al ristorante con un vestito corto alle chiappe e anche molto scollato per cui le coppe lasciavano comunque vedere bene bene il seno, col mio ragazzo non avevamo mai osato tanto. Entrarono prima lui ed il mio ragazzo e su indicazione sua, dopo 5 minuti io e la sua slave, lei era vestita normalmente, poteva sembrare mia madre, anche per far in modo che gli occhi fossero tutti su di me, e così fu ! eravamo in due tavoli separati, io e lei e lui col mio ragazzo, telefonicamente mi comunicava di tanto in tanto, o di alzarmi per andare in bagno in modo da camminare e mostrarmi, o di sedermi in dato modo, per far si che il cameriere potesse vedere bene…., in alcuni momenti mi sentivo delle vampate al viso, ma era tutto molto eccitante.
La sera si concluse molto in fretta, mi ero divertita tanto ed anche il mio ragazzo, l ‘ ultima cosa che mi fece fare fu quella di farmi togliere il perizoma che avevo in vagina mentre stavamo prendendo il caffè al bancone del bar, con alle spalle i tavoli del ristorante.
Spero che questa mia prima parte di racconto di quello che mi è successo negli ultimi 3 anni vi sia stata di gradimento, proseguirò a breve, descrivendo alcune delle tante esperienze che ho fatto, quelle che ricordo meglio, positive o negative che siano, spero mi seguirete.
A presto
eli

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